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End Gaza Siege
End Gaza Siege

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:: ONU - XX Assemblea Generale (1965):
La XX Assemblea Generale dell’ONU (1965) dichiara "la legittimità della lotta da parte dei popoli sotto oppressione coloniale, per esercitare il loro diritto all' autodeter-
minazione e all'indipendenza".
Inoltre, l'Assemblea invita "tutti gli Stati a fornire assistenza morale e materiale ai movimenti di liberazione nazionale nei territori coloniali".

:: ONU - Risoluzione 1514
"L'Assemblea Generale dichiara che: la soggezione dei popoli a dominio straniero, conquista e asservimento costituisce una negazione dei diritti umani fondamentali, è contraria alla Carta delle Nazioni Unite ed è un impedimento alla promozione della pace e della cooperazione mondiali.
Tutti i popoli hanno diritto all' autodeter-
minazione; in virtù di tale diritto essi devono liberamente determinare il loro status politico e liberamente perseguire il loro sviluppo economico, sociale e culturale".

:: Convenzione di Ginevra, Protocollo Addizionale I (1977):
La lotta armata può essere usata, come ultima risorsa, come mezzo per esercitare il diritto all' autodeter-
minazione.

:: Tribunale penale internazionale
In base allo Statuto del Tribunale penale internazionale, sono definiti “crimini di guerra”:
(1) attacchi lanciati intenzionalmente contro popolazione civili in quanto tali o contro civili che non prendano direttamente parte alle ostilità;
(4) attacchi lanciati intenzionalmente nella consapevolezza che gli stessi avranno come conseguenza la perdita di vite umane tra la popolazione civile, e lesioni a civili o danni a proprietà civili ovvero danni diffusi duraturi e gravi all’ambiente naturale che siano manifestamente eccessivi rispetto all’insieme dei concreti e diretti i vantaggi militari previsti.

:: Iraq anthem
(click to listen)






ASCOLTATE GLI EROI DI ISRAELE
John Pilger

2 marzo 2010 - L’altro giorno ho fatto una telefonata a Rami Elhanan. Non parlavamo da sei anni e molte cose sono successe nel frattempo in Israele e in Palestina. Rami è un graphic designer che vive con la sua famiglia a Gerusalemme. Suo padre è un sopravvissuto di Auschwitz. I suoi nonni e 6 tra zii e zie sono morti nell’Olocausto. Quando mi si chiede a proposito di eroi, io parlo senza esitazioni di Rami e sua moglie Nurit. Poco dopo aver fatto la sua conoscenza, Rami mi mostrò una registrazione amatoriale molto difficile da guardare. Ritraeva sua figlia Smadar, di 14 anni, mentre ballava, rideva e suonava il pianoforte... Rami era nella sua macchina quando accese la radio per sintonizzarsi sul notiziario delle 3 di pomeriggio. C’era stato un attacco suicida nel centro commerciale di Ben Yehida. Più di 200 persone erano rimaste ferite e c’erano numerosi morti. Pochi minuti dopo il suo telefono squillò. Era Nurit, e piangeva. Cercarono invano negli ospedali, poi all’obitorio; e così iniziò ciò che Rami descrive come la loro "discesa nell’oscurità". Rami e Nurit sono tra i fondatori del Circolo dei Genitori, o Forum delle famiglie in lutto, che mette assieme israeliani e palestinesi che hanno perso i loro cari. "E’ doloroso riconoscerlo, ma non c’è alcuna differenza dal punto di vista morale tra il soldato israeliano che impedisce alla donna palestinese incinta di oltrepassare il checkpoint facendole perdere il bambino, e l’uomo che ha ucciso mia figlia. E così come mia figlia è stata una vittima [dell’occupazione], così era anche lui", ha detto....
  continua / continued avanti - next    [10687] [ 04-mar-2010 01:25 ECT ]

Nuova legge in Israele vieta ai palestinesi di manifestare lutto e dolore il 15 maggio, giorno della Nabka (l’olocausto palestinese)
Infopal

2 marzo 2010 - Una nuova legge in Israele rende crimine la commemorazione di ciò che i Palestinesi chiamano "Nakba", la catastrofe del loro sradicamento e pulizia etnica dalla Palestina, con la creazione dello Stato sionista nel 1948. La Knesset, il Parlamento israeliano, ha ratificato la "legge Nakba" già alla prima lettura. Saranno imposte penalità a chiunque mostri il 15 maggio, segni di tristezza e di lutto dentro i confini (indefiniti) di Israele; in quella data i palestinesi ricordano la creazione della crisi dei rifugiati...
  continua / continued avanti - next    [10688] [ 04-mar-2010 01:45 ECT ]

Bambini di Marjah
Enrico Piovesana

3 marzo 2010 - Non sorridono più Najib e Naqib, due fratellini di 5 e 7 anni ricoverati all'ospedale di Emergency di Lashkargah. Le infermiere li coccolano e il giovane papà, Abdul Wali, li copre di baci e carezze. Ma a loro sembra non fare effetto. Sono arrivati qui sabato sera dalla base militare britannica di Camp Bastion: il più grande con il piede sinistro maciullato e una brutta ferita al braccio destro, il più piccolo con decine di schegge infilzate ovunque. Tutti e due ancora sotto shock per il dolore, lo spavento e il trauma di aver visto morire, davanti ai loro occhi, i due loro fratelli poco più grandi, Sadiq e Asrat, di 8 e 9 anni. Colpa di un razzo americano caduto per errore nel cortile della loro casa, a Marjah...
  continua / continued avanti - next    [10686] [ 04-mar-2010 00:27 ECT ]

Un regime settario nichilista precipiterà l’Iraq nell’abisso più profondo
Bashir Moussa Nafie

2 marzo 2010 - La politica irachena non aveva fatto in tempo ad uscire dalla crisi della legge elettorale che è stata coinvolta in una crisi più profonda e più grave, dopo che i governanti dell’Iraq hanno escogitato una vasta campagna di "debaathificazione", ovvero una campagna di esclusione di tutti coloro che sono accusati di essere loro oppositori, soprattutto tra le personalità arabe sunnite. Al culmine di questa campagna – quando era divenuto evidente che il sistema di discriminazione creato dal parlamento iracheno avrebbe deciso di vietare la candidatura di centinaia di persone alle prossime elezioni, primi fra tutti Saleh al-Mutlaq e Dhafir al-Ani – il primo ministro iracheno Nuri al-Maliki ha tenuto un discorso affermando letteralmente che "l’Iraq non permetterà la vittoria di coloro che vogliono fare il proprio ritorno a bordo dei carri armati o attraverso legami stranieri"...
  continua / continued avanti - next    [10685] [ 04-mar-2010 00:13 ECT ]

HAITI: AZIENDE PRIVATE COME AVVOLTOI IN AGGUATO
Di Anthony Fenton

2 marzo 2010 - Il terremoto di Haiti ha svegliato l'interesse di imprese militari private che vedono la possibilità di realizzare un profitto nel paese più povero dell'emisfero occidentale. Il 9 ed il 10 marzo, un’associazione per la fornitura di servizi militari privati e logistici, l’International Peace Operations Association (IPOA), organizzerà a Miami, Stati Uniti, un "Summit di Haiti" affinchè "importanti funzionari" possano avere "consultazioni private con aziende ed investitori partecipanti"...
  continua / continued avanti - next    [10682] [ 02-mar-2010 12:57 ECT ]

Intervista a Hamid Gul: I Talebani sono il futuro
Aljazeera.net
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1 marzo 2010 - Il Tenente Generale Hamid Gul è stato un comandante dell’esercito pakistano negli anni '80, e ha lavorato come direttore dell’Inter-Services Intelligence (ISI) (il servizio segreto pakistano (N.d.T.) ) dal 1987 al 1989. Ma l’ascesa di Gul alla fama arrivò durante lo sforzo congiunto di Pakistan, Arabia Saudita e Stati Uniti per continuare a far arrivare fondi e supporto logistico ai mujahidin dell’Afghanistan, cui fu infine attribuito il merito di aver sconfitto l’esercito e le forze politiche sovietiche... Al Jazeera (AJ) ha intervistato Hamid Gul (HG) durante una sua breve visita a Doha...Per quanto riguarda i Talebani, io sostengo la loro causa della resistenza afghana. Gli ho offerto il mio supporto morale perché in passato ho avuto forti legami con loro...

  continua / continued avanti - next    [10681] [ 02-mar-2010 12:50 ECT ]

Israele / Palestina MEMBRO DI HARVARD CHIEDE MISURE GENOCIDE PER LIMITARE LE NASCITE IN PALESTINA
THE ELECTRONIC INTIFADA

1 marzo 2010 - Martin Kramer, un membro del Weatherhead Center for International Affairs dell'Università di Harvard ha chiesto che "l'occidente" intraprenda delle misure per limitare la nascita di palestinesi, una proposta che appare ricadere sotto la definizione giuridica internazionale di incitamento al genocidio. Kramer, che è anche membro dell'influente Washington Institute for Near East Policy (WINEP) ha espresso questa richiesta all'inizio del mese durante un discorso alla conferenza Herzliya in Israele, un video è stato postato sul suo blog col titolo "Superfluous young men" ["Giovani uomini superflui" N.d.t.] il 7 Febbraio 2010. Durante il discorso, Kramer ha respinto la comune visione che la "radicalizzazione" islamista sia provocata dalle politiche USA quali l'appoggio a Israele e la promozione di dittature dispotiche, e ha affermato che è dovuta alla demografia di società islamiche quali Yemen, Iraq, Afghanistan e la Striscia di Gaza occupata da Israele. Troppi bambini, ha sostenuto, portano a troppi "giovani uomini superflui", che in seguito diventano radicali violenti...
  continua / continued avanti - next    [10680] [ 02-mar-2010 12:45 ECT ]

Manifestazioni e digiuno dei cristiani irakeni contro le uccisioni e il “ghetto” di Ninive
AsiaNews
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1 marzo 2010 - Manifestazioni di piazza a Mosul e Baghdad, un digiuno e una veglia di preghiera a Kirkuk, appelli per la fine delle "uccisioni mirate" e il secco "no" – a una sola voce – contro il progetto di "ghettizzare" i fedeli nella piana di Ninive. Leader cristiani, vertici della Chiesa locale e tantissimi fedeli rilanciano il grido d’allarme contro il "massacro dei cristiani irakeni" e la fuga di centinaia di famiglie da Mosul, vittime di un conflitto politico ed economico fra arabi e curdi che rischia di svuotare il Paese della loro presenza...
  continua / continued avanti - next    [10679] [ 02-mar-2010 12:40 ECT ]

Il New York Times disinforma sulla Palestina
Tutto in famiglia

di Alison Weir *

28 febbraio 2010 - Recenti esplosive inchieste giornalistiche hanno rivelato che Ethan Bronner, capo dell'ufficio della Palestina-Israele del New York Times, ha un figlio nelle forze armate israeliane, e questo ha causato una tempesta di polemiche che continua a girare e generare ulteriori rivelazioni. Molte persone trovano preoccupante un tale segno di partigianeria famigliare in un redattore che copre un conflitto estero - soprattutto considerati i resoconti del Times, un giornalismo orientato verso Israele. La direzione del Times in un primo momento si é rifiutata di confermare la situazione Bronner, poi non ha voluto fare dei commenti. Infine, l'opinione pubblica ha costretto l'editore Clark Hoyt del Times ad affrontare il problema in una colonna del 7 febbraio...
  continua / continued avanti - next    [10678] [ 02-mar-2010 12:27 ECT ]

Video: L'assedio di Gaza continua
Vittorio Arrigoni

27 febbraio 2010 - Ad un anno di distanza, nulla è cambiato a Gaza. La Striscia continua a essere criminalmente assediata, come una porta blindata sprovvista di serratura, un'Alcatraz da cui evadono solo i morti. Le chiavi della prigione le ha ingoiate la nostra distinta indifferenza, e si celano ibernate nei nostri cuori polari. Che gesti eroici come la valorosa resistenza palestinese a più di sessant'anni di terribile repressione e occupazione, possano tramutare i nostri cuori in carillon e permetterci di non riuscire più vivere ascoltando inermi il requiem di ogni battesimo di sangue a Gaza....
  continua / continued avanti - next    [10676] [ 02-mar-2010 12:18 ECT ]

Come muore la pesca a Gaza
di Carlo M. Miele, Osservatorio Iraq

27 febbraio 2010 - Il blocco economico imposto sulla Striscia a partire dal 2007, le restrizioni alla pesca e i frequenti attacchi della marina israeliana rendono impossibile la vita dei pescatori palestinesi di Gaza. E la situazione è sensibilmente peggiorata nell’ultimo anno, dopo l’offensiva militare israeliana del gennaio 2009. È quanto emerge dalle testimonianze raccolte nell’enclave palestinese da Irin News, agenzia di stampa legata alle Nazioni Unite. "Adesso – dice Muhamed Subuh al-Hissi, membro del sindacato dei pescatori di Gaza - gli israeliani ci sparano contro in ogni momento, e senza ragione. La marina continua a sequestrarci l’attrezzatura da pesca e a rompere le nostre reti. Vogliamo trovare una soluzione, ma non sappiamo quale. Per quanto può durare questa situazione?"...
  continua / continued avanti - next    [10675] [ 02-mar-2010 12:18 ECT ]

Bil’in, cinque anni di resistenza al Muro
di Sophie Janel

27 febbraio 2010 - Il sole brilla alto sul villaggio di Bil’in, nei territori palestinesi occupati. Sui tetti delle case, alcuni bambini sventolano dei drappi palestinesi. All’ombra della sua keffieh rossa e bianca e con gli occhiali da vista sul naso, Amjed spiega che « tutti i venerdì, manifestiamo per denunciare il Muro, ma anche le colonie illegali e le azioni dell’esercito israeliano contro i palestinesi ». Di fronte, due manifesti sui muri di una casa. Uno fa riferimento a Bassem, un palestinese morto l’anno scorso durante una manifestazione settimanale. Dalla nascita del movimento, una ventina di persone sono cadute sul campo. Sull’altro manifesto, si vedono le nove foto dei prigionieri membri del Comitato di coordinamento della resistenza popolare. Tra loro Abdallah Abu Rahmah, leader del movimento di Bil’in arrestato il 10 dicembre scorso...
  continua / continued avanti - next    [10674] [ 02-mar-2010 12:15 ECT ]

Video: L'assedio di Gaza continua
Vittorio Arrigoni

27 febbraio 2010 - Ad un anno di distanza, nulla è cambiato a Gaza. La Striscia continua a essere criminalmente assediata, come una porta blindata sprovvista di serratura, un'Alcatraz da cui evadono solo i morti. Le chiavi della prigione le ha ingoiate la nostra distinta indifferenza, e si celano ibernate nei nostri cuori polari. Che gesti eroici come la valorosa resistenza palestinese a più di sessant'anni di terribile repressione e occupazione, possano tramutare i nostri cuori in carillon e permetterci di non riuscire più vivere ascoltando inermi il requiem di ogni battesimo di sangue a Gaza....
  continua / continued avanti - next    [10676] [ 02-mar-2010 12:18 ECT ]

IRAQ: PATRIARCA ACCUSA, AUTORITA' COMPLICI DI VIOLENZE ANTI-CRISTIANE
ASCA

26 febbraio 2010 - Il patriarca della Chiesa siro cattolica in Iraq, Sua Beatitudine Mar Ignatius III Joseph Younan ha scritto una lettera al al Primo ministro del Paese Nouri Al-Maliki accusando le autorita' irachene di essere ''complici'', con la loro inattivita', delle violenze contro i cristiani a Mosul. ''Mentre vi scriviamo - si legge nella lettera diffusa dall'agenzia Zenit - il nostro cuore sanguina per le tragiche notizie che ci giungono ogni giorno da Mosul dove i cristiani sono continuamente attaccati da criminali 'sconosciuti'. Vengono uccisi, massacrati, molestati nelle strade, nelle scuole e anche a casa e solo per il fatto che appartengono a una religione differente da quella della maggioranza degli abitanti della citta'''. ''Peggio ancora - prosegue la lettera - non c'e' nessuno che fa domande sulla questione della giustizia, ne' sulla questione del diritto e nemmeno vi e' nessuno che punisce gli aggressori. Credeteci: quando e' troppo e' troppo!''...
  continua / continued avanti - next    [10672] [ 02-mar-2010 12:04 ECT ]

''Lasciateci in pace''
Reportage da Helmand, Afghanistan meridionale

Enrico Piovesana
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26 febbraio 2010 - La gente di Marjah racconta al nostro inviato che l'operazione Moshtarak ha provocato almeno duecento morti tra la popolazione civile. E spiegano perché preferiscono essere governati dai talebani [...] Dicono che hanno ucciso per errore solo pochi civili, ma la verità è che hanno ucciso pochi talebani. Io vivo vicino al bazar di Marjah, e vi posso assicurare che nei primi giorni le bombe sganciate dagli aerei e i missili lanciati dagli elicotteri hanno distrutto molte abitazioni. Da sotto le macerie abbiamo tirato fuori finora circa duecento cadaveri di civili, ma ci sono ancora un centinaio di dispersi sepolti sotto i resti delle case colpite. Ieri ne abbiamo trovati altri cinque. Queste cose non le racconta nessuno, ma vi giuro che è così perché l'ho visto con i miei occhi. Lo abbiamo visto tutti". Gli uomini intorno a lui scuotono silenziosamente il turbante in segno di assenso. "Da un paio di giorni a Marjah non si spara più - continua Sad Maluk - ma questo non significa che i talebani se ne siano andati o siano stati sconfitti: hanno solo smesso di combattere, per ora. I talebani sono ancora a Marjah perché i talebani sono anche gente del posto. Non sono forestieri venuti da fuori come si vuol far credere: ci sono anche tanti di noi che stanno con i talebani. E sapete perché? Perché in questi ultimi anni con loro non abbiamo mai avuto problemi: finché a Marjah comandavano loro, tutto andava bene, tutto era tranquillo. Non vogliamo altro, non vogliamo intrusioni da parte degli stranieri o del governo. Vogliamo solo essere lasciati in pace, così come siamo"...
  continua / continued avanti - next    [10671] [ 02-mar-2010 11:51 ECT ]

Teheran: Scene da un massacro
La Bbc Persian diffonde il video dell'assalto alla Casa dello Studente di Teheran a giugno

Shirin Rahimi, Peacereporter

26 febbraio 2010 - Lunedì 15 giugno 2009, tre giorni dopo le contestate elezioni presidenziali in Iran, gli studenti dell'università di Teheran alle 21 iniziarono una protesta nella Casa dello Studente repressi con violenza durante la notte dai Basiji e dalla polizia antisommossa. Questo episodio di grande violenza ha provocato tanta indignazione anche all'interno del regime e, pochi giorni dopo, lo stesso leader supremo del regime Ali Khemenei condannò e accusò i "nemici" di questa carneficina. Dopo otto mesi la rete Bbc Persian, il 22 febbraio scorso, ha trasmesso un filmato inedito girato dagli stessi assaltatori Basiji, non più da manifestanti con telefonini come siamo abituati, in alta qualità...

  continua / continued avanti - next    [10670] [ 02-mar-2010 11:44 ECT ]

Iraq, Intimidazioni contro i giornalisti in Kurdistan
Osservatorio Iraq

26 febbraio 2010 - Vita difficile per i giornalisti che stanno cercando di seguire la campagna elettorale per il voto del 7 marzo nella regione del Kurdistan. Organizzazioni internazionali per la difesa della libertà di stampa denunciano aggressioni e limitazioni dei movimenti – "un’ondata di minacce, molestie, e violenza fisica", secondo le parole di Reporters sans frontières (RSF). La situazione sembra effettivamente assai grave. Uno dei più quotati giornali indipendenti della regione autonoma del nord Iraq, Hawlati, due giorni fa è uscito con la prima pagina completamente bianca, tranne per il titolo: "Voi avete le pistole, noi abbiamo le penne"...
  continua / continued avanti - next    [10669] [ 02-mar-2010 11:40 ECT ]

A Gaza si scava sempre più in profondità
Robert Fisk
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25 febbraio 2010 - Sono la vera resistenza. Sono i polmoni attraverso i quali Gaza respira. E’ vero, missili, razzi Qassam, munizioni per Kalashnikov ed esplosivi passano attraverso i loro corridoi sotterranei. Ma – ed è questo il loro compito più importante – gli operatori dei tunnel di Gaza provvedono a fornire linfa a questo assediato pseudo-staterello islamico: carni fresche, arance, cioccolata, camicie, pantaloni, giocattoli, sigarette, abiti da sposa, carta, interi motori di automobili in quattro pezzi, batterie per auto e persino tappi per bottiglie di plastica. Questi uomini vengono bombardati dagli israeliani, muoiono per il crollo dei loro tunnel, e ora si trovano ad affrontare un nuovo muro egiziano, e persino la paura di annegare...
  continua / continued avanti - next    [10668] [ 02-mar-2010 11:36 ECT ]

Maltrattamenti e torture ai danni di minorenni palestinesi
Infopal

25 febbraio 2010 - In seguito all’arresto di diciassette minorenni, molti dei quali ancora bambini, avvenuto l’11 febbraio nel campo profughi di Jalazone, il Defense for Children International ha lanciato un appello affinché venga posta fine ai maltrattamenti sui minori palestinesi. Nel frattempo, l’agenzia "Ma’an" riferisce dell’arresto di ventuno giovani del campo profughi di Jalazone, diciassette dei quali hanno meno di 18 anni. Secondo il DCI, i ragazzi sono accusati di aver lanciato pietre contro militari israeliani. Essi sono stati condotti con la forza all’insediamento israeliano di Beit El, da cui sono stati trasferiti presso la locale stazione di polizia, e da qui alla prigione di Ofer, in Cisgiordania...
  continua / continued avanti - next    [10667] [ 02-mar-2010 11:31 ECT ]

“Il Nuovo McCarthyismo in Israele.”
di Jonathan Cook

25 febbraio 2010 – I dissidenti affermano che il governo israeliano e i suoi sostenitori di destra hanno lanciato una campagna "McCarthyista" contro i gruppi per i diritti umani incolpandoli per la valanga di critiche internazionali che ha fatto seguito all’attacco israeliano su Gaza di un anno fa. Come segnale di una reazione negativa crescente contro la comunità per i diritti umani, la settimana scorsa il consiglio dei ministri ha presentato una proposta di legge che, se approvata, metterà in prigione importanti funzionari del paese collegati con le organizzazioni pacifiste che non sarebbero in grado di soddisfare le dure condizioni per una nuova registrazione. ..
  continua / continued avanti - next    [10666] [ 02-mar-2010 11:29 ECT ]

Il Tribunale Russell torna in vita. Per la Palestina
Carlo M. Miele
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24 febbraio 2010 - A più di quarant’anni dalla sua creazione, il Tribunale Russell torna in vita. Se però nel 1967 si occupò di Vietnam, questa volta la famosa corte popolare si riunirà per discutere esclusivamente di Palestina. Come spiegano i suoi promotori, che possono contare sul patrocinio della Bertrand Russell Peace Foundation Ltd, la decisione di far rinascere il tribunale è nata dopo l’offensiva israeliana a Gaza del gennaio 2009, che "ha reso più palese che mai il disprezzo di Israele per il diritto internazionale". Al di là della riconosciuta responsabilità di Israele, affermano, "l’obiettivo è dimostrare la complicità di Stati terzi e di organizzazioni internazionali, che con la loro passività o con il loro sostegno, permettono che Israele continui a violare, sistematicamente e in forma reiterata, i diritti del popolo palestinese" e, inoltre, "promuove il diritto internazionale come punto cruciale per avanzare nella questione del conflitto fra Israele e Palestina"...
  continua / continued avanti - next    [10665] [ 02-mar-2010 11:25 ECT ]

Afghanistan: il senato vota il rifinanziamento, ma Gino Strada accusa: i parlamentari italiani sono ‘delinquenti politici’
Indymedia

24 febbraio 2010 - I parlamentari italiani sono 'delinquenti politici’ perché si apprestano a rinnovare una missione militare all'Estero contraria alla Costituzione: questo ha detto in sostanza Gino Strada ai microfoni di CNRmedia, alla vigilia del voto di domani al Senato che riconfermerà la missione italiana in Afghanistan. "Vivo questo voto con l'animo disgustato da questa classe politica, che definisco di delinquenti politici. Perché quando una classe politica, la stragrande maggioranza del parlamento, vota contro la Costituzione del proprio Paese, delinque di fatto contro la propria Costituzione, quindi il termine è appropriato". "Oltre questo c'è lo sdegno per chi non vuol vedere la strage di civili che sta avvenendo in questi giorni, proprio in queste ore, dove si stanno compiendo crimini di guerra inauditi", ha aggiunto Strada...
  continua / continued avanti - next    [10664] [ 02-mar-2010 11:15 ECT ]

Lettera di un ebreo antisionista francese al Ministro della Giustizia sulle ragioni della Campagna di boicottaggio di Israele
Contropiano

24 febbraio 2010 - Care amiche, Cari amici, vogliamo innanzitutto ringraziare e congratularci con Serge Grossvak, attivista anti-colonialista della zona di Parigi che ha appena inviato una lettera aperta al ministro francese della Giustizia, la signora Michèle Allio-Marie, a sostegno della campagna di boicottaggio. "Confermo di aver fatto personalmente parte di una azione per promuovere il boicottaggio delle merci israeliane all'interno di un supermercato della mia zona della Val d'Oise; tali prodotti sono coltivati con il sangue e il dominio, hanno odore di odio e di dominazione. Andrò in tribunale, se vuole ", scrive Grossvak...
  continua / continued avanti - next    [10663] [ 02-mar-2010 11:11 ECT ]

Le bambine e i bambini di Gaza
di Doriana Goracci

23 febbraio 2010 - L’intervista che potrete leggere è breve ed essenziale, tratta dal sito Rebelion. Mi ha colpita la descrizione asciutta e la richiesta finale, rilasciata da Eisa Alsoweis Ahmada. E’ stata tradotta da una recente amica di Rete, Vanesa Volpe,conosciuta su Facebook.Curato da lei anche il video che allego alla fine su quanto scritto da Eduardo Galeano e Piombo Impunito, sul Manifesto il 15 gennaio 2009. Internet può servire anche a questo.Grazie a chi diffonderà....
  continua / continued avanti - next    [10662] [ 02-mar-2010 11:01 ECT ]

Dentro Marjah
Intervista a Qais Azim, giornalista afgano di Al Jazeera che nei giorni scorsi è entrato nella città al centro dell'operazione Moshatarak

Enrico Piovesana

23 febbraio 2010 - Qais Azimy è un giornalista televisivo afgano che lavora per Al Jazeera che in questi giorni si trova in Helmand per seguire l'operazione militare Moshatarak. Nei giorni scorsi è riuscito a entrare nella città di Marjah, epicentro dell'offenisva. Peacereporter lo ha intervistato...Siamo stati avvicinati da alcuni abitanti che supplicavano il governatore di fare qualcosa per loro, per la popolazione civile rimasta intrappolata a Marjah. Hanno detto che in città non c'è più niente da mangiare, che i soldati obbligano tutti a stare chiusi in casa e impediscono a chiunque di entrare e uscire dalla città e quindi non c'è modo di procurarsi provviste. Il governatore ha promesso loro che nei prossimi giorni arriveranno aiuti alimentari. Il personale locale della Croce Rossa Internazionale mi ha riferito che i civili sono bloccati a Marjah sono tra i 40 e i 50 mila....
  continua / continued avanti - next    [10661] [ 02-mar-2010 10:57 ECT ]

Tony Blair: gli ufficiali israeliani presero parte alla decisione di invadere l'Iraq
Saed Bannoura - Imemc

23 febbraio 2010 - Nell’ambito delle recenti testimonianze rilasciate al Comitato Britannico che indaga sulla guerra in Iraq, l’ex Primo Ministro britannico Tony Blair ha ammesso che gli ufficiali israeliani influenzarono e parteciparono attivamente alla decisione statunitense e britannica di attaccare l’Iraq nel 2003. Nella stessa testimonianza, Blair ha parlato di un incontro avvenuto in Texas nel 2002 con il Presidente americano George Bush descrivendo il fatto come segue: "Per quanto mi ricordi, la discussione non aveva molto a che fare con la questione irachena, quanto piuttosto con il Medio Oriente, perché la questione isareliana era di maggiore portata all’epoca. Infatti, se non ricordo male, in quell’incontro, abbiamo avuto anche conversazioni con gli stessi israeliani. La loro questione era centrale"...
  continua / continued avanti - next    [10660] [ 02-mar-2010 10:51 ECT ]

“Israele rivendica luoghi sacri situati nella West Bank.”
Ma'an News
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22 febbraio 2010 - l Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato, domenica, che Israele ha aggiunto due luoghi sacri siti nella West Bank occupata ad una lista dei luoghi facenti parte del patrimonio nazionale. Entro il suo "Piano per il Ricupero e il Rafforzamento delle Infrastrutture del Patrimonio Nazionale di Israele", l’aggiornamento riguarda la Moschea di Ibrahim a Hebron, nota agli israeliani come la Grotta dei Patriarchi, e la Tomba di Rachele a Bethlehem. Una lista già pronta comprende 150 luoghi in Israele, ma è fuori dal comune la manovra per aggiornarla con l’aggiunta dei due siti collocati nelle città della West Bank di Hebron e di Bethlehem, come luoghi del patrimonio israeliano, in quanto nessuno dei due si trova in Israele...
  continua / continued avanti - next    [10659] [ 02-mar-2010 10:46 ECT ]

Lettera di Abdallah Abu Rahma : « Mancare al quinto anniversario della nostra lotta a Bil'in sarà come mancare al compleanno dei miei figli »
Abdallah Abu Rahma

22 febbraio 2010 - 20 febbraio 2010 Questa lettera di Abdallah Abu Rahma redatta nella sua cella, è stata trasmessa dai suoi avvocati. Per favore, fatela circolare. Cari amici e simpatizzanti, sono passati due mesi dal giorno in cui sono stato ammanettato, bendato e portato via dalla mia abitazione. La notizia che il Muro dell’Apartheid sulle terre di Bil’in sarà finalmente spostato e che i lavori per il nuovo tracciato sono appena iniziati, mi ha raggiunto oggi nella prigione militare di Ofer. Riavremo indietro la metà delle terre che ci sono state rubate. Per noi che siamo imprigionati a Ofer a causa della nostra partecipazione alle manifestazioni contro il Muro, questa vittoria rende il dolore di essere qui, più facile da sopportare. Dopo aver resistito attivamente contro il furto delle nostre terre ogni settimana, aspiriamo a essere al fianco dei nostri fratelli e sorelle nell’occasione di questa vittoria nel quinto anniversario della lotta...
  continua / continued avanti - next    [10658] [ 02-mar-2010 10:42 ECT ]

Afghanistan, il numero due dei talebani ora in mano agli Usa era stato espulso prima della cattura
Peacereporter

22 febbraio 2010 - Gli Stati Uniti avevano definito l'arresto del Mullah Abdul Ghani Baradar, dirigente talebano secondo solo al Mullah Omar, come una operazione di successo, per aver catturato una preziosa fonte di informazione. Emerge oggi che la principale shura talebana, il comitato esecutivo centrale, aveva licenziato, nei giorni precedenti l'arresto, il comandante afgano. La cacciata del dirigente era avvenuta a causa dei i suoi contatti indipendenti con gli Stati Uniti, volti a negoziare una tregua. Il numero due talebano era stato arrestato 10 giorni fa durante una operazione congiunta tra il servizio di intelligence pakistano e la Cia statunitense...
  continua / continued avanti - next    [10657] [ 02-mar-2010 10:40 ECT ]

GLI AMERICANI SONO PROFONDAMENTE COINVOLTI NEL COMMERCIO DI DROGA AFGHANO
GLEN FORD, Black Agenda Report
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21 febbraio 2010 - Se state cercando il capo del traffico di eroina in Afghanistan, esso è rappresentato dagli Stati Uniti. La missione americana si è evoluta in un’organizzazione di tipo mafioso che avvelena ogni alleanza militare e politica introdotta dagli USA e dal proprio governo fantoccio di Kabul. È un’occupazione di bande, in cui i trafficanti di droga alleati degli Stati Uniti sono incaricati di svolgere attività di polizia e di controllo dei confini, mentre i loro rivali sono stati inseriti in liste nere americane, destinati alla morte o alla cattura. Come risultato di ciò, l’Afghanistan è stato trasformato in una piantagione di oppio che fornisce il 90 percento dell’eroina mondiale...
  continua / continued avanti - next    [10656] [ 02-mar-2010 10:37 ECT ]

Israele e i Territori Palestinesi Occupati: nella West Bank la vita continua ad essere disumana per i palestinesi.
Comitato Internazionale della Croce Rossa

21 febbraio 2010 - La grande maggioranza dei palestinesi ha continuato a sopportare limitazioni nei propri spostamenti. Ogni giorno gli agricoltori hanno affrontato difficoltà quando hanno cercato di raggiungere le loro terre isolate dietro alla Barriera della West Bank e nelle zone attorno alle colonie israeliane, così come i palestinesi, separati dal resto della West Bank dalla Barriera, hanno trovato molto difficoltoso ricevere servizi essenziali, come nel caso del servizio sanitario. Questo è un aggiornamento sulla situazione umanitaria e sulle attività della ICRC nei Territori occupati durante il 2009...
  continua / continued avanti - next    [10655] [ 02-mar-2010 10:31 ECT ]

HAITI: VERSO UNA OCCUPAZIONE UMANITARIA ?
ROLPHE PAPILLON

20 febbraio 2010 - ...La lunga tragedia degli haitiani non è cominciata con la dittatura di Duvalier (1957-1986). Noi facciamo risalire questo pesante fardello molto più indietro, ai circa 3 secoli di schiavitù e ai 200 anni di disprezzo e incomprensione subiti per aver osato essere la prima repubblica nera nel mondo razzista e schiavista del 19° secolo. Come rappresaglia a questa doppia rivoluzione, allo stesso tempo antischiavista e anticolonialista, una umiliazione per la potentissima armata napoleonica, il paese ha dovuto pagare un riscatto colossale alla Francia corrispondente a 150 milioni di franchi d'oro (equivalenti all’incirca al bilancio annuale della Francia dell'epoca). Durante il 19° secolo, persino la lontana Germania è venuta a reclamare i suoi tributi ed esigere una fortuna a condizioni umilianti. Le loro navi da guerra ripartirono come rapinatori arroganti con il loro bottino di guerra. Noi gettiamo via il denaro, ci dicono i poeti, a fronte alta, l'animo fiero come quando si getta un osso al cane. Nel 1915, la coesistenza pacifica in una nazione costituita da proprietari di schiavi e un'altra da schiavi ribelli, era inconcepibile. In conformità alla dottrina di Monroe e per impedire che dei nazionalisti come Rosalvo Bobo si impossessassero del potere, gli americani invasero Haiti...
  continua / continued avanti - next    [10654] [ 02-mar-2010 10:14 ECT ]

Quello che la TV non ci racconta di Haiti
Claudio Testa, Socialismo o Barbarie

20 febbraio 2010 - La TV del mondo mostra, come ci si poteva aspettare, un quadro falso della realtà. Nel caso di Haiti, date le circostanze questo è a maggior ragione atroce. Con razzismo appena camuffato dipingono il quadro di un popolo che sta soffrendo ma "ignorante" e "barbaro", incapace di "mantenere l'ordine" da se stesso dopo il terremoto, che richiede una rinnovata occupazione coloniale, con una ulteriore invasione USA. Naturalmente, nessuno menziona il periodo di duecento anni di capitalismo ed imperialismo imposto al popolo haitiano per avere attuato l'unica rivoluzione sociale di schiavi riuscita nella storia. Ancora meno ci raccontano degli eventi recenti, come delle significative lotte di lavoratori, studenti e contadini contro l'occupazione coloniale ed il governo fantoccio di Preval che nel 2009 sono incrementate...
  continua / continued avanti - next    [10653] [ 02-mar-2010 10:04 ECT ]

Il PFLP ha ospitato un meeting nazionale unitario con tutte le fazioni a Gaza
PFLP - Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina

20 febbraio 2010 - Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha ospitato un meeting di tutte le forze nazionali e islamiche, inclusi rappresentanti di Fateh e di Hamas, del suo ufficio a Gaza, il 14 febbraio 2010. Questo meeting è stato il primo del suo genere ad aver luogo a Gaza dal momento della divisione interna. L'obiettivo del meeting era quello di discutere per arrivare a porre fine alle divisioni e di costruire un clima positivo per la riconciliazione nazionale, per il confronto con l'occupante l'assedio a Gaza, e per il raggiungimento dei diritti nazionali...

  continua / continued avanti - next    [10652] [ 02-mar-2010 09:47 ECT ]

Video: "Every Day - Ogni Giorno": una notte al checkpoint di Betlemme
voceperlapalestina

19 febbraio 2010 - In questo video la quotidiana odissea dei lavoratori palestinesi costretti a passare più ore in fila per poter raggiungere Gerusalemme. Per raggiungere il posto di lavoro alle otto sono costretti a svegliarsi intorno alle 3 nei vari villaggi del sud della west-bank, per poter essere al check point (da cui non si passa in auto) verso le 4, e aspettare l'apertura delle porte alle 5. Molti, che non hanno la possibilità di poter fare il minimo ritardo dormono nel lungo corridoio metallico che porta al gate, su improvvisati giacigli di cartone. La normalità, la crudezza e la scientifica organizzazione israeliana, che tratta questo sistema di apartheid come se fosse un normale funzionamento burocratico, non fanno che aumentare l'orrore per quello che si vede...
  continua / continued avanti - next    [10651] [ 02-mar-2010 09:38 ECT ]

L’assassinio di al-Mabhouh diventa un caso internazionale
Kim Sengupta e Donald Macintyre

19 febbraio 2010 - Il caso scoppiato a seguito dell’assassinio dell’alto funzionario di Hamas, Mahmoud al-Mabhouh, a Dubai sembra ingigantirsi di giorno in giorno; mentre il capo della polizia dell’Emirato ha affermato che l’Interpol dovrebbe emettere un mandato di cattura internazionale contro il capo del Mossad (il servizio di intelligence israeliana), i dettagli emersi dalle indagini rischiano anche di raffreddare i rapporti fra Tel Aviv e Londra. L’articolo qui proposto ricostruisce gli sviluppi del caso fino a mercoledì 17 febbraio, quando esso ha cominciato ad assumere proporzioni internazionali...
  continua / continued avanti - next    [10649] [ 02-mar-2010 09:33 ECT ]

Honduras - Piano di normalizzazione privilegia gli affari in mezzo alla violenza
Ritornano gli ambasciatori europei. Nessuno vuole parlare della costante violazione dei diritti umani

di Giorgio Trucchi

19 febbraio 2010 - Nonostante manchi ancora un riconoscimento formale del governo di Porfirio Lobo Sosa, i paesi europei hanno iniziato a normalizzare le relazioni diplomatiche con l'Honduras, inviando nuovamente i propri ambasciatori che erano stati richiamati per "una consultazione" durata più di sei mesi. Hanno iniziato Spagna e Francia, seguiti a ruota da Italia e Germania e nei prossimi giorni la maggior parte dei paesi completerà il proprio personale diplomatico a Tegucigalpa. Intanto, l'Unione Europea, EU, ha annunciato di avere riavviato i progetti di cooperazione, soprattutto quelli sociali e di sviluppo...
  continua / continued avanti - next    [10648] [ 02-mar-2010 09:31 ECT ]

Vergogna
Lettera aperta dell'infermiere capo dell'ospedale di Emergency a Lashkargah, dove arrivano i civili feriti nell'offensiva alleata contro al vicina città di Marjah. Anche bambini di 7 anni

Matteo Dell'Aira*
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18 febbraio 2010 Vergogna. E' quella che proviamo tutti qui all'ospedale di Emergency a Lashkargah, Afghanistan, dopo l'inizio dell'ennesima 'grande operazione militare', che ogni volta è la più grande... Un profondo senso di vergogna per quello che la guerra, qualsiasi guerra, fa. Distruzione, morti, feriti. Sangue, pezzi di carne umana. Urla feroci e disperate. Non fa altro.
Ma qualcuno ancora pensa che sia un buon modo per esportare 'pace e democrazia'.In effetti la pace la stavano portando anche a Said Rahman, noto 'insurgent' della zona, ma quella eterna però. Si è beccato un proiettile in pieno petto, di mattina presto, mentre era in giardino. Non stava pattugliando la zona, non stava combattendo, non stava mirando nessuno...
  continua / continued avanti - next    [10647] [ 02-mar-2010 09:27 ECT ]

Palestina: Aumenta la repressione contro la lotta popolare in espansione
ANARCHICI CONTRO IL MURO

18 febbraio 2010 - Durante la settimana siamo stati presenti a Sheikh Jarrah. Ci sono state piantumazioni di alberi nella regione di Ma'sara (anche sabato 13). Venerdì 12 manifestazioni unitarie a Bil'in, Ma'sara, Nabi Salih, Ni'ilin, Sheikh Jarrah. Sabato 13 un'altra giornata di azione nel sud di Israele nella regione beduina. I manifestanti diretti a Ni'ilin, Bil'in, ed a Ma'sara sono stati costretti a lunghe attese ed a lunghi intralci a posti di blocco e qualcuno non è riuscito a passare. Il prossimo venerdì sarà il quinto anniversario della lotta a Bi'lin. Si prevede una mobilitazione generale per una manifestazione da farsi sia nella Cisgiordania palestinese che in Israele. Da mettere in conto le violenze da parte delle forze di Stato....
  continua / continued avanti - next    [10646] [ 02-mar-2010 09:24 ECT ]

Chi demonizza l'Eritrea e perché?
di Mohamed Hassan*

18 febbraio 2010 - Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato le sanzioni contro l'Eritrea. Questa decisione si basa su una campagna menzognera che accusa il paese di sostenere militarmente i ribelli in Somalia. Le sanzioni mirano in realtà a rafforzare gli interessi strategici di alcune superpotenze nel Corno d'Africa. In tutto il mondo sono previste manifestazioni di solidarietà per l'Eritrea condannata a pagare un ingiusto prezzo per la sua indipendenza...
  continua / continued avanti - next    [10644] [ 02-mar-2010 09:02 ECT ]

Armi al fosforo a Gaza. Ripercussioni sui feti e le donne gravide
Terrasanta.net
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17 febbraio 2010 - L'impiego da parte di Israele di armi al fosforo ed altri ordigni contenenti metalli tossici ha causato un ampio incremento nel numero di neonati affetti da qualche forma di patologia, secondo un articolo pubblicato dal sito Palestine Note. Il testo riferisce che il ministero palestinese della Sanità a Gaza ha diffuso vari comunicati sulle conseguenze dei disastri umanitari e ambientali nel territorio e rimarca «l'impiego israeliano di armi contenenti metalli tossici e cancerogeni, altamente nocivi per i feti». Ahmed Alashi, direttore delle pubbliche relazioni e dei rapporti coi media del ministero della Sanità a Gaza, annota che la casistica di feti malformati è numericamente raddoppiata nel giro di un anno...
  continua / continued avanti - next    [10645] [ 02-mar-2010 09:06 ECT ]

Dubai pubblica foto e video degli assassini di un comandante di Hamas
Saigon2k

17 febbraio 2010 - La polizia di Dubai ha pubblicato le foto e i video ripresi dalle telecamere a circuito chiuso della squadra di 11 assassini che il 20 Gennaio hanno ucciso Mahmoud al-Mabhouh, un comandante di Hamas. Il capo della polizia di Dubai, Dhahi Khalfan Tamim, ha detto che "probabilmente i leaders di certi paesi hanno ordinato ai loro agenti dell’intelligence di uccidere al-Mabhouh". Hamas dopo l’omicidio aveva accusato il Mossad, mentre Tamin ha riferito che degli undici membri della squadra di assassini di al-Mabhouh sei erano in possesso di passaporti inglesi, tre irlandesi, uno francese e l’altro tedesco. Al-Mabhouh è stato ucciso a Dubai il 20 Gennaio nella sua stanza d’albergo, e secondo l’autopsia la causa della morte sarebbe per soffocamento...
  continua / continued avanti - next    [10642] [ 02-mar-2010 08:52 ECT ]

Iran, Il potere finanziario dei Guardiani della Rivoluzione
di Julian Borger e Robert Tait

17 febbraio 2010 - La capacità di controllo sull’economia iraniana dei Guardiani della rivoluzione è evidente non appena si entra nel Paese: gestiscono il principale aeroporto internazionale, e il modo in cui sono riusciti a ottenerne la gestione è stata una chiara dimostrazione di come si svolgano adesso i grandi affari in Iran. Il contratto per la gestione dell’aeroporto Imam Khomeini, a sud di Tehran, era stato assegnato a un consorzio turco-austriaco nel 2004, ma l’8 maggio, giorno in cui era prevista l’apertura, gli ufficiali della Guardia Nazionale ne hanno preso il controllo, bloccando le piste con i loro veicoli, e chiudendolo. E’ stato necessario dirottare in fretta i voli in entrata...
  continua / continued avanti - next    [10641] [ 02-mar-2010 08:42 ECT ]

Marjah, sfollati e abbandonati
Enrico Piovesana
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17 febbraio 2010 - Circa 13 mila civili afghani - famiglie intere con donne, bambini e anziani al seguito - sono fuggiti in questi giorni dall'offensiva militare alleata contro Marjah e gli altri villaggi del distretto di Nadalì, nella provincia meridionale di Helmand. Nonostante le dichiarazioni delle autorità afgane, che la scorsa settimana, alla vigilia dell'operazione Moshtarak, avevano dichiarato di essere pronti ad accogliere e assistere i profughi, tutta questa povera gente è stata completamente abbandonata a se stessa: nessun campo di accoglienza è stato allestito e nessun tipo di aiuto e assistenza è stato fornito....
  continua / continued avanti - next    [10640] [ 02-mar-2010 08:32 ECT ]

Gerusalemme, piano israeliano per sfrattare ed espellere 20 mila palestinesi
Palestinian Information Center

16 febbraio 2010 - Il Centro al-Quds mette in guardia da un piano israeliano per espellere dalle loro case circa 20.000 abitanti di Gerusalemme, dietro il pretesto dell’"abusivismo". Ciò accelererebbe il processo di giudaizzazione della città. Il Centro fa sapere che la famiglia di Mari Radayda è stata informata dalle autorità israeliane sarà deportata dal quartiere di Ashqariya, a Beit Hanina. Il Centro sottolinea il fatto che con ciò si vuole punire la famiglia di Mari, ucciso quando guidò un bulldozer contro un’auto della polizia ed un autobus...
  continua / continued avanti - next    [10639] [ 02-mar-2010 08:25 ECT ]

Israele è accusato di condurre una guerra segreta in tutto il Medio Oriente
Sheera Frenkel

16 febbraio 2010 - Israele sta conducendo una campagna segreta di omicidi in tutto il Medio Oriente nel tentativo di impedire che i suoi principali nemici coordinino le loro attività. Agenti israeliani hanno preso di mira incontri tra membri di Hamas, leader del gruppo militante Hezbollah, e esponenti della Guardia Rivoluzionaria iraniana. Essi sono anche sospettati dei recenti omicidi di Dubai, Damasco e Beirut. Sebbene il Mossad, l’agenzia di spionaggio di Israele, sia sospettato di aver organizzato omicidi in tutto il mondo fin dagli anni '70, esso non riconosce ufficialmente né ammette le sue attività...
  continua / continued avanti - next    [10637] [ 02-mar-2010 08:25 ECT ]

Voci americane difendono il nucleare iraniano per ricattare gli arabi!
Raghida Dergham
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16 febbraio 2010 - ...Ma è anche utile analizzare alcune fra le sorprendenti tendenze attuali, le quali invitano a valutare i "vantaggi" che un Iran in possesso di armi nucleari potrebbe comportare, vantaggi che potrebbero essere utilizzati al servizio degli interessi degli Stati Uniti, dal punto di vista della sicurezza, del petrolio e dell’economia, e che potrebbero anche aiutare molto l’industria bellica americana. Un analista della difesa presso l’americano Air Force Research Institute (AFRI), Adam Lowther, ha scritto dalla Maxwell Air Force Base in Alabama un articolo pubblicato dal New York Times questa settimana, nel quale egli afferma ... che ci sono almeno cinque aspetti positivi che potrebbero andare a beneficio degli Stati Uniti, se essi dovessero permettere all’Iran di entrare in possesso di armi nucleari...Tutti gli arabi che esprimono la loro identità araba schierandosi al fianco di un Iran nucleare – semplicemente perché il mondo non rimprovera a Israele il fatto di avere armi nucleari e non ha neppure il coraggio di parlarne – dovrebbero analizzare con attenzione le affermazioni che chiedono di incoraggiare l’ascesa di un Iran nucleare, e non solo quelle che invitano ad ignorare il possesso di capacità militari nucleari da parte di Teheran come un dato di fatto. Infatti, coloro che sono presi di mira in questo caso sono essenzialmente gli arabi, con diversi mezzi, pretesti e motivazioni, allo scopo di soggiogarli e poi ricattarli...
  continua / continued avanti - next    [10636] [ 02-mar-2010 08:17 ECT ]

Gaza anno zero: sopravviviamo grazie ai tunnel
Intervista a Mohammad Halabi

Stefania Pavone

15 febbraio 2010 - Ecco Mohammad Halabi: a soli 35 anni è il responsabile delle Relazioni estere della città di Gaza. È un palestinese che ha vissuto e studiato in Egitto e, forse, avrebbe potuto essere altrove. Invece ha deciso di non tradire la sua gente ed è tornato a Gaza. Mohammad Halabi non fa parte di Hamas, anche se collabora attivamente con gli islamici, occupandosi anche di gestire le offerte commerciali della città: è rimasto umano nonostante la devastazione che un anno fa "Piombo Fuso" ha portato nella sua terra. Nessuna parola d´odio nei confronti dei nemici di sempre. Gli abbiamo chiesto di raccontare cosa accade giorno per giorno in quei gironi d´inferno in cui si è trasformata Gaza City da un anno a questa parte...
  continua / continued avanti - next    [10634] [ 02-mar-2010 08:11 ECT ]

“Le famiglie di Gaza lottano per poter fare visita ai loro parenti nelle carceri israeliane.”
di Rami Almeghari

15 febbraio 2010 - Umm Faris Baroud del campo profughi di Shati nella parte occidentale di Gaza City, ogni lunedì si alza presto con la speranza che le sarà permesso di visitare suo figlio Faris, che sta scontando una condanna a vita in uno dei carceri di Israele. Con le ginocchia malandate e la schiena curva, Umm Faris, con i suoi 88 anni, si era mossa lentamente quando era venuta a darci il benvenuto nella sua modesta casa. "Nei due anni e mezzo trascorsi non ho avuto la possibilità di visitare Faris," si è giustificata. "Ogni lunedì, all’ufficio del Comitato Internazionale della Croce Rossa [ICRC], partecipo alla protesta settimanale insieme a molte altre famiglie che comprendono madri, mogli e figli dei detenuti. Chiediamo un giusto diritto: quello di vedere i nostri amati figli."..
  continua / continued avanti - next    [10633] [ 02-mar-2010 07:38 ECT ]

Marjah, la Fallujah di Obama
Enrico Piovesana
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15 febbraio 2010 - Mentre a Marjah, a causa del blocco militare Usa che impedisce di evacuare i feriti, altri civili rischiano di morire per mancanza di cure adeguate - nel finesettimana ne sono già deceduti sei - a Nadalì si contano i cadaveri dei civili rimasti uccisi sotto le macerie di una casa distrutta ieri in un bombardamento dell'artiglieria americana: almeno dodici morti, tra cui cinque bambini. I generali Usa si sono scusati, dicendo che si è trattato di un errore di mira: due missili sono caduti a 300 metri dall'obiettivo stabilito colpendo l'edificio sbagliato. Cose che capitano quando si bombarda un centro abitato con missili sparati da oltre venti chilometri di distanza - in questo caso dalla base di Camp Bastion...
  continua / continued avanti - next    [10632] [ 02-mar-2010 07:09 ECT ]

Palestina, Continuano le costruzioni illegali in Cisgiordania
Federica Ramacci*

14 febbraio 2010 - Nonostante i divieti, Israele continua la costruzione di insediamenti illegali in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Il quotidiano Ha’aretz ha pubblicato oggi il resoconto di una seduta della Knesset, durante la quale il vice ministro della Difesa israeliano, Matan Vilnai, ha ammesso la violazione dell’ordine, imposto lo scorso novembre dal premier Benjamin Netanyahu, di congelare per dieci mesi la costruzione di nuovi insediamenti in Cisgiordania...


  continua / continued avanti - next    [10629] [ 02-mar-2010 06:53 ECT ]

La "Sepah-e Pasdaran Inc."
E' l'economia, stupido.

Abolrish

14 febbraio 2010 - Dopo aver analizzato in dettaglio la struttura delle forze dell'ordine del paese, è ora opportuno vedere le stesse organizzazioni come settori produttivi di altrettanti centri di potere economico, e soprattutto analizzare il tipo di rapporto di produzione che caratterizza quei centri di potere. In questo modo otterremo due risultati: in primo luogo usciamo dal vicolo cieco della "reductio ad Palestinam" nel quale fatalmente si finisce quando si ha a che fare con una qualunque questione politica che investa il medio oriente e rende idiota ogni tipo di discussione. In secondo luogo ne usciamo bene poiché analizzeremo la questione secondo le categorie di struttura e sovrastruttura. Ne risulterà che il problema delle elezioni - truccate o meno che fossero (uso il condizionale per mettermi nei panni dello scettico anti-imperialista occidentale) - non è altro che il sintomo di un problema sostanziale a monte...
  continua / continued avanti - next    [10628] [ 02-mar-2010 06:45 ECT ]

Afghanistan, i marines impediscono l'evacuazione dei civili feriti a Marjah
Enrico Piovesana

14 febbraio 2010 - Le truppe Usa che circondano Marjah impediscono l'evacuazione dei civili feriti, causandone la morte per mancanza di cure adeguate. La denuncia arriva dall'ospedale di Emergency a Lashkargah, che si trova a soli 40 chilometri dall'epicentro dell'offensiva alleata in corso da venerdì notte, e da dove si sentono distintamente i rumori della battaglia in lontananza: i boati sordi delle esplosioni, gli echi continui delle raffiche di mitra e i rumori degli elicotteri e dei caccia che volano senza sosta....
  continua / continued avanti - next    [10627] [ 02-mar-2010 06:46 ECT ]

General Intellect e Società dello Spettacolo in Iran
Abolrish

13 febbraio 2010 - L'11 febbraio è passato col suo carico di desideri e di idee. L'attesa era stata eccessivamente dolce, quindi il risultato è stato meno dolce di ciò che ci si attendeva. Per le azioni di quella giornata si era scelta una modalità operativa che piacque alla maggioranza ma che, nei fatti, si è dimostrata inadeguata. Perciò da oggi si dovranno proporre nuove tattiche. L'intelletto colletivo dei verdi dovrà prendere le mosse dall'esperienza fatta, e si dovrà prestare ora maggiore attenzione a coloro che a suo tempo si erano detti contrari a alla modalità operativa dell'11 febbraio. Si dovrà poi giungere a nuove scelte e decisioni...
  continua / continued avanti - next    [10626] [ 02-mar-2010 06:32 ECT ]

LA PIANIFICAZIONE DELLA GUERRA A PORTE CHIUSE
DI RICK ROZOFF - Traduzione di Comedonchisciotte

13 febbraio 2010 - I ministri della difesa di tutte le 28 nazioni della NATO e un numero ignoto di colleghi dei paesi esterni all'alleanza si sono riuniti ad Istanbul, in Turchia, il 4 Febbraio scorso per due giorni di incontri durante i quali hanno parlato della guerra in Afghanistan, del ritiro delle truppe dal Kosovo, con lo scopo di trasferire il controllo delle operazioni di sicurezza all'esercito in embrione della provincia di scissione (le Forze Armate del Kosovo) e degli "sforzi di trasformazione richiesti per condurre al meglio l'intera gamma di missioni concordate dalla NATO"....
  continua / continued avanti - next    [10625] [ 02-mar-2010 06:29 ECT ]

Potenziali rischi per la popolazione bombardata con bombe al fosforo bianco a Gaza
Prof. Paola Manduca, Prof. Mario Barbieri, Prof. Maurizio Barbieri e Newweapons Research Group

12 febbraio 2010 - E’ appena arrivata la risposta Israeliana alla Commissione Goldstone su Gaza, con un documento del Military Advocate General dell'Israeli Defense Force , l’esercito. Questo documento è in buona parte dedicato a giustificare che le indagini sull’operato durante la guerra siano state affidate alle commissioni legali dell’IDF e non alla giurisdizione civile. Inoltre questo documento informa che l’Advocate General ha scelto di riconoscere 150 denunce da varie fonti, e che alcune accuse sono state già ritenute infondate o non meritorie di ulteriore indagine, mentre per altre la decisione è in corso...
  continua / continued avanti - next    [10624] [ 01-mar-2010 17:01 ECT ]

La famiglia di Abu Jasser: una delle centinaia senza casa a seguito di 'Piombo Fuso'.
Infopal

11 febbraio 2010 - All'interno di una piccola stanza nel circolo sportivo del campo profughi di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza, e che non basta nemmeno per due persone, vive la famiglia di Mahmud Abu Jasser. La stanza è del guardiano del circolo, dove la famiglia si è trasferita dopo aver perso la casa dove abitava durante l’aggressione israeliana sulla Striscia di Gaza. La maggior parte dei membri della famiglia soffre di malattie croniche. Il capo famiglia, Mahmud, di 50 anni, non può lavorare perché malato, perciò non riesce più a procurare alla sua famiglia né da mangiare né un’altra casa, anche se piccola...
  continua / continued avanti - next    [10623] [ 01-mar-2010 16:38 ECT ]

" I CROCIATI DELLA MORTE : BLACKWATER ! "
GORDON POOLE

11 febbraio 2010 - Quando ci si riferisce agli operatori di Blackwater e di altre compagnie private simili, vengono identificati eufemisticamente come "civilian contractors". In un recente programma radiofonico della National Public Radio si e' denunciato il fatto che quando sono feriti, mutilati o uccisi in zone di combattimento come l'Iraq o l'Afghanistan, non ricevono se non un'iniziale e sommaria assistenza dalle strutture ospedalieri militari Usa e trovano difficolta' a farsi compensare tramite le proprie polizze assicurative. Durante il programma non si e' parlato di cosa facevano in Iraq e Afghanistan questi sfortunati o i loro piu' fortunati colleghi di lavoro. L'eufemismo del termine "civilian contractors" sta nel fatto che una parte significativa degli operatori alle dipendenze di Blackwater, come delle altre societa' simili, sono mercenari, costituiti in una "compagnia di ventura", un vero e proprio esercito, parallelo alle forze armate regolari nazionali...
  continua / continued avanti - next    [10622] [ 01-mar-2010 15:37 ECT ]

QUANDO ISRAELE ENTRERA' NELLA NATO...
Di Galal Nassar
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11 febbraio 2010 - Israele vuole essere membro della NATO. Non dice più di no alle alleanze militari. Non vuole più prendere distanza dagli accordi militari occidentali. Vuole essere dentro. La maggior parte degli israeliani credono che essere membri della NATO aumenterà la sicurezza d’Israele e il potere strategico della NATO. Curiosamente non si è prodotta nessuna reazione araba al desiderio d’Israele di unirsi alla NATO, nessun intento arabo di bloccare la decisione e nessun preparativo per affrontarne le conseguenze. Israele e la NATO si sono avvicinate più o meno durante l’ultimo decennio. Nel 2000 la NATO ha ampliato il suo Dialogo Mediterraneo attraverso i colloqui con sette paesi del Medio Oriente e del Nord Africa, cioè: Egitto, Israele, Algeria, Giordania, Marocco, Tunisi e Mauritana. Nel 2004, le conversazioni NATO- Mediterraneo si celebrarono sotto il nome di "Associazione per la Pace". Nel nuovo dialogo sono stati inclusi altri sei paesi: Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. Israele, in particolare, era ansioso di approfittare di tutte le opportunità che l' Associazione per la Pace offriva...
  continua / continued avanti - next    [10621] [ 01-mar-2010 15:33 ECT ]

“Storie e narrative contrastanti”: che razza di stupidaggine è questa? Ancora una volta, è guerra dialettica e di concetti!
Khalil NAKHLEH خليل نخلة, Tradotto da Daniela Filippin

11 febbraio 2010 - Sono stati scritti numerosi libri e articoli condizionati dalla tesi che il motivo del prolungato e irrisolvibile conflitto fra Israele e Palestina, continuamente in un’impasse, è dovuto al fatto che vi siano due storie o narrative "contrastanti": quella degli ebrei e quella degli arabi in Palestina. Si è portati a leggere e ad interpretare in queste parole il concetto che "contrastanti" significhi che entrambi i racconti siano ugualmente validi ed abbiano la stessa legittimità. E che qualsiasi lettura e interpretazione alternativa, ogni tentativo di metterla in discussione, siano "soggettivi", "molto personali", "emotivi", "irrazionali", "non credibili", "non affidabili", e "storicamente inesatti". Tutto ciò è, a mio avviso, un’emerita stupidaggine. Un simile approccio ignora i reali e autentici sviluppi storici, in stridente contrasto con quelli mitizzati, che continuano a delegittimare la presenza palestinese nelle terre della Palestina storica...
  continua / continued avanti - next    [10620] [ 01-mar-2010 15:30 ECT ]

I molti volti di al Qaeda
Layla Anwar

10 febbraio 2010 - Un titolo ardito ma sul quale val bene la pena riflettere... Questo argomento mi è rimasto in mente con urgenza crescente ed ora è il momento di affrontarlo in modo diretto... Non è un soggetto semplice poiché è già stato detto tanto su chi e cosa costituisca al Qaeda. Tonnellate di letteratura e film sono stati prodotti dall'11/9, tutti che sostengono di sapere chi è al Qaeda. Non so per certo chi sia al Qaeda né ho risposte immediate...ma ciò che so è come collegare i punti...Amo collegare i punti. E voi? Così ho passato il mio tempo per pensare a collegare punti...cogliendo dettagli qua e là, mettendoli assieme per ottenere il quadro più grande che mi porterà più vicina alla Verità...Non sono una giornalista investigativa, ma amo il lavoro investigativo...

Dunque, chi è al Qaeda?

  continua / continued avanti - next    [10618] [ 01-mar-2010 15:15 ECT ]

“Sulle colline petrose della West Bank, la Palestina sta lentamente scomparendo”
di Robert Fisk
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10 febbraio 2010 - "L’Area C" non ha un suono molto inquietante. Un territorio di grigie colline cosparse di pietre e di vallate leggermente rinverdite, fa parte del brandello di un Accordo di Oslo ugualmente in rovina che costituisce il 60% della West Bank occupata da Israele, che era previsto alla fine venisse consegnata ai suoi abitanti palestinesi. Ma a guardare i dati statistici e a sfogliare le pile di ordini di demolizione che si accumulano sul tavolo di fronte ad Abed Kasab, capo del consiglio del villaggio di Jiftlik, il tutto appare come una pulizia etnica messa in atto per via burocratica. Per gli adempimenti amministrativi che ha comportato la parola adatta potrebbe essere perversa. Per le conseguenze potrebbe essere oscena...

  continua / continued avanti - next    [10619] [ 01-mar-2010 15:15 ECT ]

Honduras: Il terrorismo di stato contro la resistenza contraddice il discorso di riconciliazione
Voselsoberano.com, Traduzione a cura di Adelina Bottero

10 Febbraio 2010 - Il terrorismo di stato fomentato dal 28 giugno contro il popolo honduregno continua con i crimini selettivi, la persecuzione politica ed altre violazioni dei diritti umani, contraddicendo il discorso di riconciliazione e l'installazione di una Commissione della Verità. Per il Comitato dei Familiari dei Detenuti Desaparecidos in Honduras (COFADEH) c’è una doppia morale nell'attuale regime, che cerca di ripulire un'immagine inondata di sangue e terrore, per presentarsi di fronte alla comunità internazionale come governo di riconciliazione...
  continua / continued avanti - next    [10616] [ 01-mar-2010 12:36 ECT ]

Smascherate le collusioni nel sistema globale di detenzioni “per procura” gestito dagli USA
by Andrew Wander

10 febbraio 2010 - Secondo quanto riferito dagli investigatori delle Nazioni Unite, governi di tutto il mondo, compresi quelli di paesi arabi ed europei, sono stati collusi nella detenzione segreta di sospetti terroristi. Un ampio rapporto, pubblicato mercoledì 27 gennaio, dipinge un quadro inquietante di un sistematico programma di detenzioni segrete che coinvolge molti paesi. Alcuni funzionari sostengono che la detenzione segreta può "essere considerata un crimine contro l’umanità". Il documento di 222 pagine, che verrà presentato al prossimo incontro del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, rappresenta il risultato di svariati anni di indagini e sottolinea che le detenzioni segrete sono " una molteplice violazione dei diritti umani e non possono essere giustificate in nessuna circostanza"....
  continua / continued avanti - next    [10615] [ 01-mar-2010 11:16 ECT ]

LE DONNE SOLDATO ROMPONO IL SILENZIO
DI AMIR SHILO, Ynet - Traduzione di Comedonchisciotte

10 febbraio 2010 - Sei anni dopo la prima raccolta di testimonianze da parte di Breaking the Silence, l’organizzazione diffonde testimonianze di donne soldato che hanno prestato servizio nei territori. Le storie includono l'umiliazione sistematica dei palestinesi, la violenza sconsiderata e crudele, il furto, l'uccisione di persone innocenti e gli insabbiamenti. Ecco qui solo alcune delle testimonianze...

  continua / continued avanti - next    [10614] [ 01-mar-2010 10:24 ECT ]

Testimonianze di soldati dall’operazione Piombo fuso, Gaza 2009
Francesca

Breaking the silence è un’organizzazione di veterani che hanno servito nell’esercito israeliano durante la Seconda Intifada (dal settembre del 2000) e si sono assunti la responsabilità di raccontare al popolo israeliano le situazioni di routine della vita quotidiana nei Territori Occupati, una realtà che non è presente nei media. Sull’operazione Piombo fuso hanno raccolto una serie di testimonianze in una pubblicazione che si trova qui. Ne ho selezionato dei pezzi, ma andrebbe tradotta integralmente...
  continua / continued avanti - next    [10613] [ 14-oct-2009 14:06 ECT ]

Rapporto UE afferma che la Georgia ha iniziato la guerra del 2008 con la Russia
L'attacco georgiano ingiustificabile in base al diritto internazionale

di Niall Green
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Quando un'aggressione militare non è un'aggressione militare? Per le autorità di Washington ed i loro lacchè dei media, gli interessi di politica estera dell'imperialismo USA dettano la risposta. Quindi, nella guerra dell'agosto 2008 tra la Georgia alleata degli USA e la Russia, la prima è stata ritratta come la vittima indifesa e l'ultima l'aggressivo prepotente. In seguito a 10 mesi di indagini ordinate dall'Unione Europea (UE) sulla guerra, un rapporto ha fornito la prova "inequivocabile" che la Georgia è stato l'aggressore...
  continua / continued avanti - next    [10612] [ 14-oct-2009 14:01 ECT ]

Notizie dall'Iraq occupato, 2 ottobre 2009
Agenzie


  • Iraq: generale Odierno, forse mai dichiarazione vittoria

  • Baghdad: ucciso un soldato USA

  • Attentato a Shurouq, vittime


  continua / continued avanti - next    [10609] [ 14-oct-2009 05:58 ECT ]

l rapporto Goldstone delle Nazioni Unite- la missione di fact finding sul conflitto a Gaza
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Il 13 aprile del 2009 il presidente della Commissione Diritti Umani fonda la Missione di Fact Finding delle Nazioni Unite per il conflitto di Gaza. Il mandato e': "indagare tutte le violazioni dei diritti umani e del diritti umanitario internazionale che possono essere state commesse in qualunque frangente delle operazioni militari condotte a Gaza tra il 27 dicembre 2008 e il 18 gennaio 2009. Siano queste violazioni avvenute prima, durante e dopo...
  continua / continued avanti - next    [10608] [ 14-oct-2009 05:46 ECT ]

Gerusalemme Est: i disordini degli ultimi giorni potrebbero preannunciare una terza Intifada
Mel Frykberg

Nei giorni scorsi sono scoppiati scontri tra manifestanti palestinesi e forze di sicurezza israeliane dopo che un gruppo di coloni israeliani estremisti, scortato da soldati israeliani e dalla polizia, aveva cercato di entrare nel recinto della moschea Al-Aqsa, il terzo luogo più sacro dell’Islam, che si trova nella città vecchia di Gerusalemme. Giovani palestinesi hanno lanciato pietre e sedie contro la polizia israeliana. Gli israeliani hanno risposto con percosse, gas lacrimogeni, e proiettili di gomma. Decine di poliziotti e manifestanti sono rimasti feriti nelle violenze che ne sono seguite...

  continua / continued avanti - next    [10607] [ 14-oct-2009 04:54 ECT ]

Esclusivo: Obama si impegna a mantenere segrete le armi nucleari di Israele
di Eli Lake

Secondo quanto affermato da tre funzionari che sono a conoscenza dell’accordo, il Presidente Obama ha rinnovato un’intesa segreta, vecchia di 40 anni, che ha permesso a Israele di conservare un arsenale nucleare senza aprirlo alle ispezioni internazionali. I funzionari, che hanno parlato a condizione di non essere citati in quanto stavano riferendo delle conversazioni private, hanno detto che Mr.Obama si è impegnato a conservare l’accordo in occasione di quando, in maggio, aveva ospitato alla Casa Bianca il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu...
  continua / continued avanti - next    [10606] [ 14-oct-2009 04:32 ECT ]

Notizie dall'Iraq occupato, 1 ottobre 2009
Agenzie


  • Attentato a Fallujah, vittime

  • Tal Afar, ucciso un poliziotto

  • Nasce coalizione guidata da Maliki



  continua / continued avanti - next    [10603] [ 14-oct-2009 04:02 ECT ]

Ricordi da El Khiam, il carcere israeliano nel Libano del Sud
Enrico Campofreda

È stato un Abu Ghraib ante litteram. Tra le sue mura sono passati migliaia di resistenti palestinesi, libanesi e semplici civili. Soggetti a sevizie e torture d’ogni genere. Ora Hezbollah l’ha trasformato in un luogo della memoria. Uscendo dal cubo rosso una scatola di ferro alta non più di cinquanta centimetri e profonda anche meno dove stava accucciato, spesso nudo, con le mani legate dietro la schiena e nelle orecchie le martellate che il giovane militare israeliano di guardia aveva l’ordine di cadenzare per ore, minuto dopo minuto - se la testa gli reggeva il "terrorista" poteva guardare l’orizzonte, verso la Palestina soggiogata. È la prigione di El Khiam, Libano del sud, che dalla liberazione del maggio 2000 un cartello avverte essere aperta. Aperta per le visite, malgrado durante la guerra dei 34 giorni del 2006 l’aviazione israeliana, bombardando il luogo, abbia provato a cancellare le tracce della sua vergogna...
  continua / continued avanti - next    [10602] [ 14-oct-2009 03:51 ECT ]

Disobbedienza civile dei palestinesi
di Neve Gordon

Nel 1846, Henry David Thoreau passò una notte in prigione perché aveva rifiutato di pagare le tasse. Era il suo modo di protestare contro la guerra di conquista condotta in Messico e contro la schiavitù. Qualche anno più tardi, Thoreau pubblicò un saggio intitolato « Disobbedienza civile » che fu letto da milioni di persone, tra cui palestinesi e israeliani. Kobi Snitz ha letto il libro. Lui è un anarchico israeliano che sconta attualmente in prigione una pena di 20 giorni per essersi rifiutato di pagare un’ammenda di 2000 shekels. Snitz, 38 anni, è stato arrestato nel 2004 con altri militanti nel piccolo villaggio plaestinese di Kharbatha mentre tentava di impedire la demolizione della casa di un membro importante del comitato del popolo locale...
  continua / continued avanti - next    [10601] [ 09-oct-2009 07:15 ECT ]

“131 abitazioni di mille persone sono sotto minaccia di demolizione a Gerusalemme”
di Maisa Abu Ghazaleh
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Procede con rapidità la politica israeliana di distruggere le case dei palestinesi che abitano nella Gerusalemme Est, militarmente occupata. Oggi Hatem Abdel Quader, rappresentante per gli interessi palestinesi in Gerusalemme (Fateh), ha notato come ogni iniziativa diplomatica o negoziato sia stata inutile al riguardo. Oggi la delegazione di Fateh deposita presso la Corte Suprema Israeliana, una risoluzione contro il ministro dell’interno israeliano Eli Yishai. L’oggetto è il plateale rifiuto del ministro a ratificare la documentazione necessaria ad aggiornare le abitabilità nei quartieri palestinesi di Gerusalemme, nonostante tutti i requisiti richiesti siano stati messi in opera dai cittadini coinvolti e siano stati approvati dalle commissioni tecniche e legali...
  continua / continued avanti - next    [10600] [ 09-oct-2009 07:10 ECT ]

Notizie dall'Iraq occupato, 30 settembre 2009
Agenzie


  • Mahmoudiya, assalto a posto di blocco: tre morti

  • Attentati a Baghdad, vittime

  • IRAQ: USA ACCELERANO RITIRO TRUPPE DA SPOSTARE IN AFGHANISTAN


  continua / continued avanti - next    [10599] [ 09-oct-2009 06:19 ECT ]

La rivolta in Iran
Federazione Anarchica Torinese

...Per quanto riguarda i rapporti con l'estero, è evidente che l'occidente si è astenuto da qualsiasi interferenza nei fatti di Teheran; al di là di tardive condanne e di inviti a limitare la repressione, nessuna pressione vera e propria è stata messa in campo da americani ed europei. Lo stesso sequestro di otto impiegati iraniani dell'ambasciata britannica è parso più un modo di sollevare un'ondata di orgoglio nazionalistico da parte del regime più che una rappresaglia contro inesistenti finanziamenti all'opposizione. Opposizione, oltretutto, i cui leader discendono direttamente dall'élite politica che concepì ed appoggiò il sequestro del personale dell'ambasciata americana nel 1980. A un occhio esperto le prese di posizione della presidenza americana e dei leader politici europei sono state caute e finalizzate a rendere fruttuose le aperture del Presidente americano Obama verso la leadership iraniana. È evidente che per gli USA sarebbe meglio trattare con un conservatore islamico come Rafsanjani, interessato più al mantenimento al potere della sua casta che non al rafforzamento dell'immagine nazionalista del regime; è però altrettanto evidente che il progetto di distensione in Medio Oriente, stella polare dell'attuale politica americana prevede la necessità di relazionarsi con chi comanda a Teheran, chiunque esso sia. I contrasti evidenti a riguardo dell'Iran tra gli USA e il loro alleato israeliano sono spia di questa necessità e del pragmatismo del neo presidente americano. L'Iran è necesaario agli USA per pacificare l'Iraq e l'Afganistan, e la retorica roboante di Ahmadinejad è un prezzo sopportabile per ottenere questo fine...
  continua / continued avanti - next    [10598] [ 09-oct-2009 06:11 ECT ]

Video: Il mare raccontato dai Palestinesi.
Vichi, Palestina Libera!

Cos’è il mare per i Palestinesi che vivono nella West Bank? In questo bel video di poco più di 3 minuti la domanda viene posta a varie persone, che raccontano le proprie esperienze, le memorie e i sogni di mare, in netto contrasto con la quotidiana, amara realtà fatta di checkpoint e restrizioni alla libertà di movimento. Due parole vanno dette riguardo al Mar Morto e all’impossibilità per i Palestinesi di recarvisi...
  continua / continued avanti - next    [10597] [ 09-oct-2009 05:50 ECT ]

ISRAELE "DEPLORA" LA RICHIESTA DELL'IAEA DI UNIRSI AL TRATTATO DI NON PROLIFERAZIONE NUCLEARE
Jason Ditz

Il governo israeliano ha ufficialmente detto che esso "deplora" la decisione degli stati membri dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA) di chiedere a Israele di entrare a far parte del Trattato di Non Proliferazione Nucleare (NPT) e di sottoporre i suoi impianti nucleari agli stessi controlli cui si sottopone il resto del mondo. Il voto è passato di misura, 49 a 45, ed è stato generalmente avversato dalle nazioni occidentali, mentre è stato sostenuto da Russia e Cina, membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, come pure dalla maggioranza delle nazioni del Medio Oriente...
  continua / continued avanti - next    [10596] [ 09-oct-2009 05:47 ECT ]

Notizie dall'Iraq occupato, 29 settembre 2009
Agenzie


  • Attentati a Mosul, vittime

  • Iraq, Incubo astensionismo

  • La legge per il referendum sul SOFA all’esame del Parlamento

  • Il programma elettorale di Maliki: governo centrale forte, rallentare il federalismo

  • Iraq, Presidente del Parlamento chiede "cooperazione strategica" fra i Paesi della regione


  continua / continued avanti - next    [10595] [ 09-oct-2009 05:29 ECT ]

L’acqua del Nilo……….Quando, dopo il gas, anche l’acqua andrà allo stato sionista?
Questa è una dichiarazione di guerra

di Ali Hattar *

Quanto sta avvenendo riguardo all’acqua del Nilo non è un semplice problema….Senza esagerare…Ciò è importante quanto la guerra stessa…. Lieberman, il ministro degli esteri della furiosa entità sionista, sta svolgendo un giro nei paesi africani che sono legati al Nilo….. e prima che il tempo passi, e prima che coloro che si occupano di noi prendano l’iniziativa di chiedere la pace ai sionisti, essi devono leggere attentamente cosa sta succedendo. Tutte le forze nazionaliste arabe devono leggere cosa sta avvenendo…Perché ciò riguarda la resistenza….. Questo è il punto di partenza per controllare l’intera regione e le sue risorse…Questa è una guerra dell’acqua…. Sappiamo quale è il motto dello "stato degli ebrei"…. Dal Nilo all’Eufrate….o dall’Eufrate al Nilo…Il grande fiume dell’Egitto, come ha detto la Bibbia…..Il motto significa acqua…acqua…E oggi anche gas e petrolio...
  continua / continued avanti - next    [10594] [ 09-oct-2009 05:27 ECT ]

Gli insediamenti e il fallimento della “missione Mitchell”
Osama Al-Sharif


Insultante, scandaloso e risibile. E’ così che bisognerebbe descrivere il "pasticcio" della missione statunitense di George Mitchell in Medio Oriente, il cui tentativo di mutare la posizione di Israele sugli insediamenti ebraici è stato bruscamente interrotto la settimana scorsa. Mitchell ha lasciato, a mani vuote, la regione tra lo sconcerto e l’indignazione dei palestinesi. La missione di Mitchell era destinata a fallire sin dall’inizio. I palestinesi avevano insistito (e a ragione) che Israele onorasse gli impegni presi – secondo la road map, poi di nuovo ad Annapolis, e così come stipulati dal Quartetto – di congelare ogni attività relativa agli insediamenti nei Territori occupati, inclusa la "crescita naturale". Legalmente parlando, tale congelamento deve comprendere anche Gerusalemme Est...
  continua / continued avanti - next    [10593] [ 09-oct-2009 04:49 ECT ]

La verità sugli insediamenti in Cisgiordania
Asaad Abdel Rahman

La questione degli insediamenti occupa attualmente i primi posti nell’agenda internazionale legata al processo di pace in Medio Oriente. I palestinesi legano la ripresa delle trattative con gli israeliani al blocco totale delle attività di "colonizzazione" in Cisgiordania, mentre Israele replica che questa questione è subordinata ai risultati della fase finale dei negoziati, e che le sue attività in Cisgiordania e a Gerusalemme Est sono limitate all’ampliamento degli insediamenti esistenti nell’ambito della cosiddetta "crescita naturale". Il dato di fatto è che ormai quasi mezzo milione di ebrei risiede nelle colonie in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Malgrado le aspre critiche internazionali e gli appelli a congelare gli insediamenti, e nonostante i tentativi americani di convincere il primo ministro israeliano Netanyahu a fermare l’ampliamento delle colonie almeno per un anno, il governo israeliano ha dato il via libera alla costruzione di 455 unità abitative in Cisgiordania..
  continua / continued avanti - next    [10592] [ 09-oct-2009 04:34 ECT ]

Notizie dall'Iraq occupato, 28 settembre 2009
Agenzie


  • Attentato a Saneyya, 6 morti

  • Attentato suicida vicino a Ramadi, morti 7 poliziotti

  • Baghdad, uccisi 3 soldati iracheni

  • Esplosione a Mosul, uccisi tre poliziotti

  • Tal Afar: trovati i corpi di 4 peshmerga


  continua / continued avanti - next    [10591] [ 09-oct-2009 04:13 ECT ]

“Morte nel complesso Samouni”
di Amira Hass
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La famiglia Samouni di Gaza è divenuta, per sua grande sfortuna, una delle famiglie più note al mondo, una che viene ad essere identificata più di qualsiasi altra con l’offensiva del gennaio 2009 a Gaza. Ben 29 componenti della famiglia sono stati uccisi il 4 e il 5 gennaio, nei primi due giorni dell’attacco terrestre. Due di loro, a proposito dei quali aveva già scritto due settimane fa la stessa cronista – Atiyeh e suo figlio Ahmed di 4 anni – erano stati uccisi a casa loro; 21 rimasero uccisi in una stessa casa e nello stesso momento, mentre altri 6 furono uccisi singolarmente in circostanze diverse...
  continua / continued avanti - next    [10590] [ 09-oct-2009 04:09 ECT ]

Il lavoro minorile a Gaza, tra povertà e assedio.
Infopal

Mentre milioni di bambini nel mondo godono di un ambiente salutare, tra i loro famiglie e i loro compagni, trascorrendo una vita normale, centinaia di altri, nella Striscia di Gaza assediata vivono in condizioni tragiche, lavorando come ambulanti nelle strade. La loro unica preoccupazione è vendere alcuni prodotti per aiutare le loro famiglie in gravi difficoltà, perché rimaste senza padre o perché questi è disoccupato o invalido a causa dell'assedio e delle bombe israeliane...

  continua / continued avanti - next    [10589] [ 09-oct-2009 04:07 ECT ]

Libano: La ricostruzione di Nahr al Bared in un limbo
Ray Smith *
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Dalla fine di Agosto, nel campo profughi palestinese di Nahe al Bared, le macchine per la ricostruzione sono ferme. Il Consiglio di Stato Libanese si è concesso due mesi di moratoria sulla ricostruzione del campo distrutto. Nahr al-Bared, il più a nord dei 12 campi profughi palestinesi in Libano, è stato completamente distrutto durante una lunga battaglia estiva nel 2007. Nonostante il progetto pilota per la ricostruzione del campo sia pronto già dall’inizio del 2008 e approvato dal Governo Libanese, l’inizio dei lavori è stato rimandato di volta in volta. Quando nella primavera del 2009 è stato scoperto un sito archeologico sotto alle macerie del campo, quasi nessuno tra i profughi ha creduto alla notizia. Negli ultimi due anni, infatti si sono sentite troppe – spesso deboli – giustificazioni sui ripetuti ritardi della ricostruzione...
  continua / continued avanti - next    [10588] [ 29-sep-2009 21:40 ECT ]

Notizie dall'Iraq occupato, 27 settembre 2009
Agenzie


  • Kamikaze nella sede della polizia a Ramadi, almeno quattro morti

  • Attentato a Mosul, ucciso un bambino


  continua / continued avanti - next    [10587] [ 29-sep-2009 20:55 ECT ]

Mohammad Othman libero ora!
Action for Peace
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Il 22 settembre, Mohammad Othman è stato arrestato da militari israeliani sul ponte Allenby Crossing al confine tra Giordania e Palestina. È ora detenuto presso la prigione di Huwara come prigioniero di coscienza, un arresto dettato solo dal suo lavoro in favore dei diritti umani. Mohammad, 33 anni, ha dedicato gli ultimi 10 anni della sua vita a difendere i diritti dei Palestinesi. Ha preso parte alla Anti-Apartheid Wall Campaign (Campagna contro il Muro dell’Apartheid), contro l’espropriazione delle terre ai contadini palestinesi e contro la partecipazione di Israele e del business internazionale alle violazioni dei diritti umani dei Palestinesi...
  continua / continued avanti - next    [10586] [ 29-sep-2009 19:51 ECT ]

Comunicato della Resistenza Afgana
Si approssima per gli afgani il giorno del loro vero Eid

Emirato Islamico dell’Afghanistan

Gli afgani stanno celebrando il loro Eid ul-fitr [festività che segna la fine del Ramadan] mentre il loro paese si trova sotto l’occupazione di brutali invasori e di mercenari di tutto il mondo, i quali a causa delle loro politiche anti-islamiche e disumane e dell’odio che nutrono hanno trasformato l’intero Afghanistan in una prigione e in una cella di torture. I miseri afgani devono lottare contro minacce, morti, danni, e altre avversità di ogni genere ad opera dei soldati invasori. Ormai in Afghanistan né gli agricoltori possono coltivare in pace e con tranquillità la loro terra, né negozianti, uomini d’affari, compratori e venditori sono più in grado di recarsi dalle loro case al luogo di lavoro senza aver paura, sempre con la preoccupazione che i Mujahiddín possano tendere un’imboscata a qualche convoglio degli invasori e questi per rappresaglia si vendichino sui civili. Vi è anche il timore di restare presi con la macchina in mezzo agli automezzi di qualche convoglio degli invasori e che questi le diano addosso senza riguardo con uno dei lori carri armati...
  continua / continued avanti - next    [10584] [ 27-sep-2009 03:45 ECT ]

Obama rivendica la facoltà di tenere in carcere dei “sospetti” senza processo
Tom Eley

L’amministrazione Obama ha annunciato questa settimana che intende continuare la politica dell’amministrazione Bush di tenere in carcere a tempo indeterminato dei "sospetti di terrorismo" senza accuse né processo. Mercoledì scorso il Dipartimento della Giustizia americano ha infatti affermato che il Presidente Obama può continuare a tenere in carcere dei "sospetti di terrorismo" indefinitamente e senza esame giudiziario, e ciò in base alla Autorizzazione all’Uso della Forza Militare accordata dal Congresso nel clima dell’attacco terrorista avvenuto a New York ed a Washington l’Undici Settembre 2001 in base allo stesso criterio adottato dal predecessore di Obama George W. Bush...

  continua / continued avanti - next    [10582] [ 27-sep-2009 03:38 ECT ]

I Talibani aprono in Afghanistan ‘un fronte a nord contro le truppe tedesche’
Ben Farmer, dalla provincia di Kunduz
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I Talibani hanno aperto un fronte nel nord dell’Afghanistan per scacciarne le truppe tedesche, indebolite da uno scarso appoggio pubblico e politico nell’imminenza delle elezioni di Domenica prossima. Funzionari tedeschi hanno detto che il consiglio direttivo dei Talibani a Quetta, presieduto dal Mullah Mohammad Omar, ha ordinato questa estate una campagna di attacchi che ha fatto precipitare le condizioni di sicurezza nella provincia settentrionale di Kunduz. I diplomatici hanno affermato che le unità tedesche a Kunduz sono state prese di mira quale probabile anello debole della coalizione NATO...
  continua / continued avanti - next    [10581] [ 27-sep-2009 03:34 ECT ]

Notizie dall'Iraq occupato, 26 settembre 2009
Agenzie


  • Cade drone USA su più grande sede partito sunnita a Mosul

  • Esplosione a Fallujah, vittime

  • Iraq: ancora Mandei vittime di omicidi

  • Proseguono i saccheggi al patrimonio archeologico dell'Iraq


  continua / continued avanti - next    [10580] [ 27-sep-2009 03:21 ECT ]

“Ditemi a cosa è simile uno Stato di Polizia”
Cindy Sheehan, traduzione di Freebooter

"Pittsburgh è ciò che è simile a uno Stato di Polizia!" Sono stata a dozzine di proteste, grandi e piccole, da quando mio figlio è stato ucciso in Iraq, ma non ho mai visto nulla come oggi e l'unico termine che posso utilizzare è: Annientamento Totale. Vi erano con tutta probabilità due poliziotti/soldati per ognuno di noi dimostranti...o forse 3 a 1. Circa duemila di noi si sono concentrati ad Arsenal Park a Pittsburgh per tentare di marciare in centro. Eravamo tutti pacifici e non avevamo nessun'arma. Avevamo viaggiato soltanto due isolati quando dei poliziotti vestiti come se fossero stati in pieno combattimento con avversari armati pesantemente ci hanno fermato e bloccato la nostra strada con una nuova arma chiamata "LRAD". Un nuovo congegno per il "controllo della folla". LRAD sta per: "Congegno acustico a lungo raggio". Sfortunatamente, mi trovavo vicina a dove i poliziotti l'hanno accesa. E' doloroso.
  continua / continued avanti - next    [10579] [ 27-sep-2009 03:15 ECT ]

La sconfitta di Hosni all’UNESCO: una sconfitta del regime egiziano, non dell’Egitto
Abd al-Bari Atwan

La sconfitta del ministro egiziano della cultura, Farouk Hosni, nella competizione per la presidenza dell’UNESCO, di fronte alla candidata bulgara Irina Bokova è un’ulteriore conferma del declino della reputazione dei regimi arabi – e di quello egiziano in particolare – nel panorama internazionale, e della poca considerazione di cui tali regimi godono in tutti i settori, non solo quello culturale.... Dobbiamo riconoscere, peraltro, che noi stessi ci siamo trovati in imbarazzo mentre seguivamo la competizione per l’elezione del nuovo presidente dell’UNESCO, e siamo stati colti da sentimenti contrastanti, ed a volte da vero e proprio sconcerto. Infatti, Farouk Hosni ha certamente una storia di opposizione alla normalizzazione culturale con Israele, di sostegno alla questione palestinese, e di critica all’occupazione ed ai massacri israeliani ai danni del popolo palestinese – basti dire che egli non si era mai recato in visita a Tel Aviv, malgrado le grandi pressioni esercitate nei suoi confronti in questo senso. Egli tuttavia – e lo diciamo con grande dispiacere – ha rinnegato le proprie posizioni, chiedendo scusa in maniera umiliante per averle adottate in passato , nella speranza di ottenere questa carica internazionale...
  continua / continued avanti - next    [10578] [ 27-sep-2009 03:01 ECT ]

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